E' per me un particolare onore scrivere questa introduzione al bel volume dell'amico Nikos Klitsikas. Per ogni insegnante e essenziale ricordare ai giovani che la storia delle nostre democrazie e stata segnata dalle lotte aspre che compagni valorosi, in Italia, in Grecia ed altrove, hanno condotto contro la bestia immonda rappresentata da fascismo e nazismo. La Grecia, che ha inventato la democrazia circa 2.500 anni fa, ha conosciuto, in un passato recente, tra il 1967 e il 1974, l'orrore di una ditattura militare implacabile e retrograda. Tutti i Greci, nelle citta e nei villaggi della nazione dove vissero Platone e Fidia, hanno sofferto a causa dell'illegittima demenza della destra sovversiva. Gli Italiani, a loro volta, di fronte all'arroganza delle potenze che gestivano gli interessi della NATO - a cominciare dagli Stati Uniti d'America - hanno dovuto combattere aspramente per difendere le conquiste acquisite dalla Resistenza al termine della lotta partigiana. La cosa peggiore sarebbe quella di dimenticare quello che e stato fatto, al prezzo di indicibili sofferenze, per restituire la Grecia alla democrazia e per diffendere, in Italia, la memoria di tutti coloro che si sono battuti per fare del paese una nazione libera e democratica. Questo e il motivo per cui il volume qui pubblicato ha un valore insostituibile. E destinato ad aiutare i giovani a capire gli anni di lotta e di scontri affrontati da tutti i compagni che erano pronti a versare il loro sangue per costruire un mondo piu libero e piu giusto. Perche non esiste liberta' senza giustizia, ne giustizia senza liberta. Spesso, parlando con i miei collaboratori greci natti dopo il 1974, ho dovuto constatare che la recente storia del loro paese si confodeva nel mondo lontano dei ricordi scolastici con episodi paragonabili alla bataglia delle Termopili a quelle di Maratona e Platea. La cosa mi preoccupa. Dimenticare e pericoloso perche i fantasmi perversi del passato scommettono spesso sull'oblio per riproporre le loro idee insane. Il libro di Nikos Klitsikas e di Andrea Speranzoni ci aiutera a sconfiggere questi fantasmi. Voglio concludere questa breve introduzione con un mio ricordo personale: quando sono ad Atene, amo salire sulla collina sacra del Acropoli e visitarne il museo. Li vi e una stele, quella dell'Atena pensierosa, poggiata sulla sua lancia. La dea, simbolo dell'intelligenza e del coraggio, insegna alla Grecia e al mondo che le grandi conquiste del pensiero e della civilta non sono mai irreversibili: vanno difese aspramente e costantemente, senza sosta. La democrazia, bene insostituibileva preservata con l'impegno comune di tutti e con l'aiuto della memoria storica. E uno dei grandi insegnamenti di questo libro.